Storia e curiosità
Nel territorio senese, la coltivazione dello zafferano, ha antiche origini. Originaria della Persia questa pianta trovò un ideale habitat tra le colline di San Gimignano. Fin dal 1200 la coltura dello zafferano trovò un ricco mercato tanto da farne una delle principali attività agricole. Tale spezia veniva impiegato anche come sostituto del denaro: è indicativo, al riguardo, che nel 1228 il Comune di San Gimignano fece fronte alle spese per l’assedio del castello della Nera con un mutuo contratto in denaro e in zafferano.
Caratteristiche
Lo Zafferano di San Gimignano Dop è una spezia ottenuta mediante la tostatura della parte di colore rosso aranciato degli stimmi fiorali del bulbo-tubero crocus sativus L., pianta erbacea monocotiledone appartenente alla famiglia delle iridacee. Gli stimmi si presentano in filamenti dilatati e sfrangiati alla sommità. Dopo la tostatura, il loro colore vira dall’aranciato a un caratteristico rosso bordeaux. Gli stimmi presentano un tipico colore rosso e un aroma forte, pungente e leggermente amarognolo.
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