Storia e curiosità
Gli elementi che comprovano l’origine del prodotto sono costituiti da riferimenti storici che attestano l’origine ed il legame nel tempo con il territorio, quali il forte radicamento, il grande peso e la specializzazione dell’apicoltura in Lunigiana; l’utilizzo da secoli del miele in ricette tipiche e tradizionali della gastronomia locale; l’utilizzo di altri prodotti derivati dall’apicoltura come medicinali e per la fabbricazione locale delle candele.
Caratteristiche
La denominazione di origine protetta “Miele della Lunigiana” è riservata alle due tipologie: Miele di Acacia e Miele di Castagno. Si definisce “Miele della Lunigiana” di Acacia, il Miele prodotto su fioritura di Robinia pseudoacacia L. Si definisce “Miele della Lunigiana” di Castagno, il Miele prodotto su fioritura di Castanea sativa M. Il “Miele della Lunigiana” di Acacia presenta le seguenti caratteristiche: si mantiene a lungo liquido e limpido; può tuttavia presentare, nella parte finale del periodo di commercializzazione, una parziale formazione di cristalli, senza comunque arrivare ad una cristallizzazione completa; la consistenza è sempre viscosa, in funzione del contenuto d’acqua; il colore è molto chiaro, da pressoché incolore a giallo paglierino; l’odore è leggero, poco persistente, fruttato, confettato, simile a quello dei fiori; il sapore è decisamente dolce, con leggerissima acidità e privo di amarezza. L’aroma è molto delicato, tipicamente vanigliato, poco persistente e privo di retrogusto. Il “Miele della Lunigiana” di Castagno presenta le seguenti caratteristiche: si mantiene per lungo tempo allo stato liquido; può tuttavia presentare, nella parte finale del periodo di commercializzazione, una parziale ed irregolare cristallizzazione; il colore è ambra scuro, spesso con tonalità rossastra; l’odore è abbastanza forte e penetrante; il sapore è persistente, con componente amara più o meno accentuata.
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