Storia e curiosità
L’origine geografica della Tinca gobba dorata del Pianalto è ben individuata da testimonianze scritte e orali, ma addirittura è possibile confermare la presenza della specie con prove geologiche e paleontologiche. Elencando sommariamente i dati che comprovano una relazione tra l’origine geografica della zona e la comparsa della specie si osserva come i primi reperti fossili di Tinca tinca risalgano al Villafranchiano Terminale di Valdarno, periodo del Pleistocene inferiore, appartenente all’era Neozoica. È infatti a partire dalla fine del Pliocene e dal Pleistocene inferiore che si formano i depositi fluviolacustri della facies villafranchiana dell’Altopiano di Poirino. A questo punto è immediato il collegamento tra i fenomeni geologici, che hanno contraddistinto la formazione dell’Altopiano, e la comparsa in gran parte dell’areale italiano di specie ittiche, ad essi coeve, come la Tinca.
Caratteristiche
La denominazione “Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino” distingue gli esemplari, allo stato fresco, della specie Tinca (Tinca tinca) allevati, cresciuti e nati, da riproduttori a loro volta nati e cresciuti, nell’area geografica individuata. L’esemplare ha le seguenti caratteristiche morfologiche: spiccata colorazione giallo dorata della livrea, dorso curvo e gibboso. pelle con una colorazione viva, lucente; spessore della pelle non superiore a 1 mm, eventuali segni, lesioni o abrasioni cutanee sono ammesse purché cicatrizzate o derivanti solo dall’azione di pesca o da predazione. Muco cutaneo: trasparente e ben aderente alla pelle, percettibile solo al tatto. Occhio: brillante, vivido, lucente, convesso, cornea trasparente e pupilla nera, bulbo giallo o aranciato. Branchie: colore rosso vivo o roseo, umide, prive di muco, di limo, di parassiti o corpi estranei in genere. Squame: aderenti alla pelle, lucide, iridescenti, dorate. Corpo: rigido e sodo, leggermente elastico, resistente al tatto, non flaccido e molle. Odore: tenue, fragrante di acqua dolce, non acre o sgradevole e forte di pesce, assolutamente non di fango o erba o di sostanze organiche. Visceri: leggermente turgidi, brillanti e lisci con sfumature madreperlacee, non avvizziti e afflosciati, di odore non sgradevole o disgustoso e assolutamente non di fango o erba. Peritoneo: trasparente, brillante, inodore e aderente alla carne; muscolatura elastica e soda, di colore generale bianco roseo e rossa nei muscoli delle pinne, inodore e comunque non odora di fango o erba. Relativamente alle caratteristiche organolettiche le carni della “Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino” si presentano tenere, morbide, abbastanza compatte, scarse di grassi e di conseguenza prive di sapori e odori sgradevoli quali fango, limo o erba; presentano sapore di pesce tenue e delicato, non deciso come il pesce di mare.
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