Storia e curiosità
La pratica dell’allevamento in vasca risale al XIX secolo con la costruzione, nel 1879, dello stabilimento di piscicoltura artificiale di Torbole, il quale aveva la finalità di diffondere nella provincia di Trento la pratica della piscicoltura e ripopolare le acque pubbliche con avannotti di trota e salmerino. A questa seguirono, nel 1891 a Predazzo, nel 1902 a Giustino e nel 1926 a Tione, le prime piscicolture private seguite, nel secondo dopoguerra, da numerose altre. Tale tradizione si è consolidata con la fondazione nel 1975 dell’Associazione dei Troticoltori Trentini.
Caratteristiche
Il Salmerino del Trentino è un salmonide appartenente alla specie salmerino alpino Salvelinus alpinus L. I salmerini hanno colorazione grigio-verde o bruna, con dorso e fianchi cosparsi di macchiette biancastre, gialle o rosee, prive di alone; pinna dorsale e caudale grigia, le altre arancio con margine anteriore bianco. La carne, bianca o salmonata, con un contenuto in grassi totali non superiore al 6% ha sapore delicato, con un odore tenue e fragrante d’acqua dolce, priva del retrogusto di fango.
L’elemento principale che determina queste qualità è l’acqua abbondante che proviene dai nevai e ghiacciai perenni, con elevato grado di ossigenazione, buona qualità chimica-fisica-biologica e bassa temperatura media (inferiori a 10 °C da novembre a marzo). Proprio le acque fredde e povere di nutrienti comportano una crescita lenta dei salmerini, cosa che se negativa dal punto di vista commerciale è invece importante dal punto di vista della qualità delle carni (maggiore consistenza,migliore sapore e limitato contenuto in grassi)
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