Storia e curiosità
L’area agricola di produzione della DOP “Susina di Dro” già nel 1284 era definita con la dicitura “di Dro” come punto di riferimento storico-agricolo nei 42 capitolati delle Carte di Regola del “Piano del Sarca”. Successivamente il Massarello, segretario del Concilio di Trento (1545-1563), scriveva in merito a “le pruna provenienti dal castello di Riva” e che la produzione di quella frutta “non è accidentale o fuor dell’usato, ma ogni anno sempre maturano a quest’epoca ciocchè parve a tutti cosa assai maravigliosa”. Anche Agostino Perini in “Statistica del Trentino” confermava nel 1852 la coltivazione de “le brugne nere” in quell’area.
Caratteristiche
La Denominazione di Origine Protetta “Susina di Dro” designa il frutto fresco della cultivar locale Prugna di Dro (o Prugna Nera di Dro). Caratteristiche del prodotto: all’atto dell’immissione al consumo i frutti freschi devono essere interi, di aspetto fresco e sano, puliti, privi di sostanze ed odori estranei, di forma ovale, moderatamente allungata, con polpa compatta, ricoperti dalla caratteristica pruina biancastra. La colorazione della buccia va dal rosso-violaceo al blu-viola scuro, con presenza di patina pruinosa, a volte con piccole superfici verdastre, quella della polpa è giallo o verde-giallo. La “Susina di Dro” si distingue per un delicato gusto dolceacidulo- aromatico e per la gradevole consistenza pastosa.
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