Storia e curiosità
Il “Sedano Bianco di Sperlonga” e’ stato introdotto nella zona di Fondi e Sperlonga intorno agli anni ’60. La coltura del sedano si rivelo’ fin da subito una valida forma di utilizzazione dell’area dei «Pantani», compresa fra il lago di Sperlonga ed il mar Tirreno, caratterizzata da falda affiorante, che oggi costituisce l’ambito di elezione della coltura. La presenza della coltura nell’areale di cui all’art. 3 e’ comprovata da una ricca documentazione fiscale risalente ai primi anni ’60, fino ai giorni nostri, allorquando il “Sedano Bianco di Sperlonga”, dopo una prima fase di introduzione, trova rapida valorizzazione commerciale e consumo sui mercati di Roma.
Caratteristiche
Sedano appartenente alla specie Apium graveolens L., ecotipo “Bianco di Sperlonga”, con coste bianche o biancastre. Il caratteristico colore chiaro è un elemento intrinseco dell’ecotipo, che comunque può essere enfatizzato con densità di semina più fitta. All’atto dell’immissione al consumo la piante deve essere di taglia media, con forma compatta, recante 10-15 foglie; le foglie devono avere un colore verde chiaro; i piccioli fogliari devono avere un colore bianco con leggera sfumatura verde chiaro, poco fibrosi, caratterizzati da costolature poco evidenti. Il sapore è dolce e solo moderatamente aromatico che lo rende particolarmente indicato ad essere consumato fresco. Il peso va dai 500 agli 800 grammi.
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