Storia e curiosità
La varietà di riso ‘Vialone Nano’ ottenuta dalla Stazione sperimentale di risicoltura di Vercelli per incrocio del ‘Nano’ con il ‘Vialone’ è coltivata dal 1937 ed è stata introdotta nella provincia di Verona nel 1945. Delle oltre 24 varietà di riso coltivate in Italia costituisce in ordine di tempo la seconda per anzianità di coltivazione, preceduta soltanto dal Balilla. Il riso Vialone Nano ha trovato nei terreni del veronese il suo habitat più idoneo anche per la dolcezza e purezza delle acque di fontanile, tipiche di questo territorio: in queste zone, infatti, il riso viene coltivato in avvicendamento colturale, riducendo considerevolmente l’utilizzo di concimazioni chimiche.
Caratteristiche
La denominazione di origine protetta “Vialone Nano Veronese” deve essere ottenuta solo da coltivazioni dì riso della specie japonica della varietà vialone nano. Il Riso Vialone Nano ha un ciclo vegetativo semiprecoce, una taglia medio-alta e una granella fine, mutica e perlata. Il riso “Vialone Nano Veronese” per essere ammesso al consumo deve avere le seguenti caratteristiche di granella: colore del pericarpo bianco, lunghezza semilunga, forma tonda, grossezza media, perla centrale estesa, striscia assente, dente pronunciato, testa tozza.
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