Storia e curiosità
Elementi storici che attestano la vocazionalità dell’area alla coltivazione, produzione, commercializzazione e consumo di “Peperone di Pontecorvo” sono numerosi.
Nel 1830, quando il principato di Pontecorvo ricadeva nel dominio della Santa Sede se ne ritrova traccia in un opuscolo in cui si riporta tra le colture orticole, la produzione di peperone di Pontecorvo. In un articolo del 1873 riguardante la proposta Daziana nel Comune di Pontecorvo si rivendica il diritto di piazza per la vendita di capsicum (peperone). L’Inchiesta Jacini del 1882, riporta la presenza, tra le coltivazioni degli orti locali e dell’intera circoscrizione, del peperone e nell’analisi delle abitudini alimentari della popolazione specifica come gli stessi siano considerati dai contadini un “gradito companatico […]”
Caratteristiche
La denominazione di origine protetta “Peperone di Pontecorvo” designa i frutti riferibili alla specie “Capsicum annum” ecotipo locale “Cornetto di Pontecorvo”. Il frutto è intero, trilobato, il colore rosso, sono ammesse striature verdi verdi fino al 40% della superficie. La forma è cilindro-conica allungata. Le peculiarità che distinguono il “Peperone di Pontecorvo” dagli altri appartenenti alla stessa specie merceologica sono l’elevata sapidità, la buccia sottile associata ad un’alta digeribilità. Altra particolarità, non certo di minore importanza, è la quantità di buccia che rimane in bocca alla fine della masticazione decisamente inferiore rispetto a tutti gli altri prodotti dello stesso genere.
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