Storia e curiosità
La nocciola del Piemonte si ipotizza che derivi da incroci tra specie selvatiche, piuttosto che da una mutazione genetica. Dopo la costituzione ha subito un notevole incremento produttivo solamente alla fine dell’Ottocento, in seguito alla modernizzazione delle tecniche colturali.
Caratteristiche
La denominazione «Nocciola del Piemonte» o «Nocciola Piemonte» designa il frutto della varietà di nocciolo «Tonda Gentile Trilobata». La forma della nucula è sub-sferoidale o parzialmente sub-sferoidale trilobata; le dimensioni non sono molto uniformi, con calibri prevalenti da 17 a 21 mm. Il guscio è di medio spessore, di color nocciola mediamente intenso, di scarsa lucentezza, con tomentosità diffuse all’apice e striature numerose, ma poco evidenti; il seme è di forma variabile (sub-sferoidale, tetraedrica e, talvolta, ovoidale); il colore più scuro del guscio; per lo più è ricoperto da fibre, con superficie corrugata e solcature più o meno evidenti; le dimensioni sono più disformi rispetto alla nocciola in guscio; il perisperma è di medio spessore, ma di eccellente distaccabilità alla tostatura; la tessitura è compatta e croccante. Sapori ed aromi finissimi e persistenti. È presente sul mercato durante il periodo autunnale.
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