Storia e curiosità
Il piccolo Stato Amalfitano, la più antica Repubblica Marinara del Mediterraneo, era una realtà operativa già nel VI secolo. Da centinaia di anni indipendente e florida realtà economica, in contatto con i maggiori porti del Mediterraneo, alleata con gli Arabi nel commercio (IX-XII sec.) e partecipe alle prime Crociate (XI-XIII sec.), Amalfi conobbe, assimilò, perfezionò e diffuse la cultura della produzione dei limoni e dei suoi impieghi medici e gastronomici. Gli archivi documentano la sua presenza sin dal 998 in un documento della Badia della SS. Trinità di Cava. Dapprima denominato “citro”, assunse nel XIII secolo nel linguaggio vernacolo di derivazione araba quella di “limuncello”. La Scuola Medica Salernitana ebbe modo di praticare, mediante l’uso dei limoni provenienti dalla vicina Costa, le esperienze scientifiche assimilate dagli studi diffusi dal mondo arabo.
Caratteristiche
Agrume riferibile alla cultivar “Sfusato” avente le caratteristiche afferibili all’ecotipo amalfitano. La forma del frutto è ellittico-allungata con il lobo pedicellare lievemente prominente, con area basale media; le dimensioni sono medio-grosse ed ha peso non inferiore a 100 grammi; i limoni con peso inferiore a 100 g ma in possesso delle altre caratteristiche possono essere destinati alla trasformazione. Il colore della buccia è giallo citrino; la buccia (flavedo ed albedo) è di spessore medio; il flavedo è ricco di olio essenziale, aroma e profumo forte; l’asse carpellare: rotondo, medio e semipieno. La polpa è di colore giallo paglierino ed è abbondante. Il Limone Costa d’Amalfi ha un succo abbondante di elevata acidità.
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