Storia e curiosità
L’origine di questa varietà, chiamata anche prugna, è ancora incerta, 2 sono le ipotesi: una sostiene che discenderebbe dalle olive “Orchites” dei Romani, mentre la seconda sostiene invece che fu importata nel 1442 durante il periodo aragonese e diffusa nell’area del Tavoliere, da cui viene anche un altro nome con cui è conosciuta: “gigante di Spagna” o “oliva di Spagna”. La coltivazione vera e propria si fa risalire, però, al XV secolo, anche se inizialmente destinata all’autoconsumo. Questa particolare cultivar ha poi assunto il nome del paese in cui ha conosciuto la maggiore espansione, divenendo nota a tutti come “Bella di Cerignola”.
Sviluppatasi poi nel corso dei secoli, la produzione di olive ha
cominciato ad essere effettuata anche per fini commerciali.
Caratteristiche
La denominazione di origine protetta “La Bella della Daunia” designa le olive da mensa di colore verde e di colore nero. All’atto dell’immissione al consumo “La Bella della Daunia” avere un colore che verde paglierino uniforme con lenticelle marcata, o può essere anche di colore nero, ha una forma allungata somigliante ad una susina. La polpa è delicata dal sapore e dalla consistenza piena a compatta. Il peso medio varia tra i 6 ed i 30 gr.
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