Storia e curiosità
Il primo accenno storico ai porcini di Borgotaro risale al 1700, ma la loro importanza economica è fiorita alla fine del 1800, con la nascita delle prime imprese di trasformazione e commercializzazione e il contemporaneo sviluppo delle esportazioni, che riguardavano specialmente la Gran Bretagna, dove il Fungo di Borgotaro è stato fatto conoscere dagli emigrati.
Caratteristiche
La denominazione “Fungo di Borgotaro” designa i carpofori delle varietà di boletus derivate da crescita spontanea. Si compone di quattro varietà di porcini: il Boletus Aestivalis di colore bruno-rosso più o meno scuro, il Boletus Pinophilus di colore granata bruno-rossiccio vinoso, il Boletus Aereus di colore bronzo-ramato ed il Boletus Edulis di colore dal bianco crema al bruno-castano e bruno-nerastro. Viene coltivato in boschi di latifoglie (faggio, castagno, cerro, carpino nocciolo, pioppo tremolo) e conifere (abete bianco e rosso, pino nero e silvestre). Sul mercato è presente nel periodo autunnale.
Puoi consultare il disciplinare di produzione cliccando qui
Il produttore in evidenza:
No Listings Found