Storia e curiosità
Le piante di fico da millenni hanno caratterizzato il paesaggio campano ed in particolare del Cilento. La loro introduzione è da attribuire ai coloni greci che in queste aree avevano fondato diverse città. Autori dell’epoca romana e altri a seguire fino ai giorni nostri hanno decantato le caratteristiche dei prodotti agricoli del Cilento tra i quali i fichi essiccati. Già Catone, e poi Varrone, raccontavano che i fichi essiccati erano comunemente utilizzati nel Cilento e nella Lucania come base alimentare della manodopera impiegata nei lavori dei campi.
Caratteristiche
La denominazione di origine protetta “Fico Bianco del Cilento” è riservata ai fichi essiccati e designa i frutti dei biotipi riferibili alla cultivar Dottato. Il prodotto è commercializzato solo allo stato essiccato e si può presentare sia con buccia che senza (fichi mondi). I fichi con buccia hanno un colore uniforme che va da giallo chiaro a giallo, mentre i fichi con buccia che abbiano subito un processo di cottura hanno un colore uniforme che va da giallo ambrato a marrone. I fichi mondi, invece, hanno un colore chiarissimo tendente al bianco. La polpa ha una consistenza pastosa con acheni prevalentemente vuoti, ricettacolo quasi interamente riempito di colore giallo ambrato. E’ consentito l’impiego di eventuale farcitura con altri ingredienti, quali mandorle, noci, nocciole, semi di finocchietto, bucce di agrumi. Il Fico Bianco del Cilento DOP è molto saporito e dolce dal gusto prelibato e profumato.
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