Storia e curiosità
Il farro è uno dei cerali più antichi conosciuti dall’uomo, è stato per secoli la base alimentare di intere popolazioni asiatiche e mediterranee. Portato nell’Italia del sud dagli antichi Greci, si diffuse rapidamente in tutta la penisola. Presso gli antichi Romani il farro era uno degli alimenti principali. Da sempre la Garfagnana rappresenta la zona di produzione per eccellenza di questo cereale; è probabilmente l’unica area della Toscana dove la coltivazione
del farro non ha mai subito interruzioni, anche quando in altre aree di produzione questo cereale ha cominciato a scomparire, alla fine del secolo scorso, per via di una progressiva riduzione del suo consumo, in relazione sia alle mutate abitudini alimentari che per il fatto di essere considerato alimento “povero”.
Caratteristiche
Il “Farro della Garfagnana” è un cereale tipico della Garfagnana e presenta un genotipo che si è ben adattato al clima ed ai terreni locali. Le principali caratteristiche morfo-biologiche sono le seguenti: Altezza pianta dai 110 ai 170 cm; spighe aristate, mutiche o mucronate. Caratteristiche dell’endosperma: prevalente struttura farinosa, con evidenti striature biancastre a seguito della brillatura; spiccata autunnalità, ovvero un ciclo che per compiersi adeguatamente deve partire da un semina autunnale fino alla raccolta nell’estate successiva.
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