Storia e curiosità
La zona di produzione interessa le zone ovest-sudovest del cono vulcanico del Monte Amiata e che oggi è coperto di pini, faggi e soprattutto castagni la cui coltivazione ha origine storiche antiche, grazie alle condizioni climatiche ideali (frequenti precipitazioni) e al terreno.. Già nel XIV secolo si fa menzione di specifiche norme per la tutela e lo sfruttamento dei castagni, con riferimento sia alla raccolta dei frutti che al disboscamento a scopo energetico. Infatti, gli statuti proibivano il danneggiamento ed il taglio di piante verdi e secche se non previa autorizzazione rilasciata dalle autorità locali. L’elevato valore nutritivo rende la castagna un valido sostituto del pane e per questo è sempre stata considerata “il pane della povera gente”.
Caratteristiche
Sono designate Castagne del Monte Amiata Igp le varietà conosciute come marrone, bastarda rossa, cecio. La castagna del Monte Amiata deve essere di grande dimensioni, con una forma obovata od ovale con apice poco pronunciato; il colore è rossastro con striature più scure, l’ilo è di colore nocciola e a contorni regolari. Il seme è colore crema chiaro. La polpa si distingue per il sapore delicato e dolce.
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