Storia e curiosità
Nella provincia di Cuneo i primi riferimenti al castagno si attestano verso la fine del XII secolo, così come testimoniato nel carteggio della Certosa di Pesio relativo alle acquisizioni territoriali, in cui si nota che tra il 1173 e il 1277 un quinto delle terre coltivabili era rappresentato proprio dal castagno.
Agli inizi del 1800 il paesaggio agrario del posto dimostrava come il castagneto continuava ad essere al centro della vita contadina del luogo. La stessa operazione di raccolta, in passato creava nei villaggi un profondo senso di socialità, nella quale venivano coinvolte soprattutto le donne, mentre gli uomini erano impegnati al trasporto e alla battitura. Il commercio dell’epoca era basato principalmente sulla compravendita di questo frutto. Il mercato più importante era quello di Cuneo, dove durante la Fiera di San Martino, l’11 novembre.
Caratteristiche
Con la indicazione geografica protetta «Castagna Cuneo» possono essere designate unicamente le varietà di Castanea sativa. Si distingue per il sapore dolce e delicato e per la croccantezza dell’epicarpo che la rendono particolarmente adatta sia al consumo fresco che trasformato. La castagna di Cuneo Igp fresca ha un epicarpo di colore marrone chiaro/bruno; un ilo più o meno ampio di color nocciola e una raggiatura stellare. Il seme è bianco/crema. L’interno è paglierino chiaro. Nel periodo autunnale il prodotto è reperibile fresco, mentre essiccato è reperibile tutto l’anno.
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