Storia e curiosità
Le prime notizie sul consumo di carciofo nel Salento risalgono al 1736: in tale anno nel Seminario di Otranto risulta servito per due volte il carciofo prodotto in quell’area. Inoltre nel 1773 l’Abate Vincenzo Corrado, di Oria, riporta una quindicina di ricette in cui è presente il carciofo.
Caratteristiche
Ortaggio appartenente alla specie Cynara cardunculus subsp. scolymus (L.) Hayek riferibili all’ecotipo “Carciofo Brindisino”. Allo stato fresco ha le seguenti caratteristiche: capolini di forma cilindrica, con altezza minima di 8 cm e diametro minimo di 6, mediamente compatta, brattee esterne di colore verde con sfumature violette, ad apice arrotondato intero o lievemente inciso, inerme o talvolta con una piccola spina; brattee interne di colore bianco verdastro con lievi sfumature violette. Il Carciofo Brindisino ha un sapore dolce, che lo rende apprezzato anche per il consumo crudo. Tra le sue caratteristiche peculiari di particolare importanza è la precocità delle produzioni che consentono a questo prodotto di essere presente sui mercati a partire già dal mese di ottobre.
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