Storia e curiosità
Vincenzo Tanara, marchese bolognese, nel suo “Economia del Cittadino in Villa” (1644) conferma che gli asparagi della pianura di Bologna e Ferrara erano considerati molto pregiati già al tempo dei Romani, tanto da essere inviati a Roma avvolti uno ad uno in una particolare carta che ne preservava la freschezza. I documenti storici comprovanti l’origine della coltura, la commercializzazione e l’impiego culinario dell’Asparago verde risalgono al XIII secolo. Ma è solo nel 1923 che si fa risalire la tradizione dell’asparago raccolto nella pianura bolognese, quando alcuni agricoltori altedesi, di ritorno da un viaggio a Nantes, in Francia, ne iniziarono la coltivazione intensiva sulla base delle nozioni tecniche acquisite.
Caratteristiche
Le cultivar idonee alla produzione dell'”Asparago verde di Altedo” sono: Precoce D’Argenteuil, Eros, Marte, Ringo. Possono essere destinate alla produzione altre cultivar presenti negli impianti fino a un massimo del 20%. I turioni dell’Asparago verde di Altedo appaiono interi, ben formati, con l’apice serrato e talvolta lievemente incurvato. I terreni dove vengono coltivati sono sabbiosi, franco sabbiosi, franco sabbiosi argillosi. Il clima e’ quello tipico della bassa padana. Presentano un odore e un sapore particolarmente delicati, sono teneri e privi di fibrosità. Il prodotto è reperibile nel periodo di raccolta da maggio a giugno.
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