Storia e curiosità
Due leggende narrano dell’arrivo dell’asparago in questa zona. Nella prima si narra che fu portato dall’Africa da S. Antonio da Padova. Recatosi a Bassano per ammansire il tiranno Ezzelino, tornando verso Padova e percorrendola strada che congiungeva Bassano a Rosà, cospargeva tra le siepi le sementi. La seconda leggenda risale al 1500, secondo tale leggenda intorno al 1500 vi fu un’importante grandinata per cui le punte degli asparagi che fuoriuscivano dal terreno furono distrutte e i contadini dovettero consumare la parte che era rimasta sottoterra e perciò non aveva assunto la colorazione verde-violetta.
Caratteristiche
La tipologia di asparago è Asparagus officinalis L.: così Carlo Linneo (1707-1778). La parola officinalis indica che si tratta di una pianta con proprietà medicamentose e terapeutiche. L. ricorda invece Linneo, che classificò per primo questo vegetale. È una pianta che vive e produce per molti anni (8-15). Il turione è provvisto di squame o foglie. Colto prima della sua uscita dal terreno, rappresenta la parte commestibile. Con sistemi culturali diversi, si può ottenere bianco, rosato, violetto o verde. Cresce e si sviluppa sotto terra, al riparo dalla luce del sole e rimane bianco. L’asparago Bianco di Bassano DOP, deve l’assenza di fibrosità ed il suo caratteristico sapore dolciastro alla particolare composizione del terreno di coltivazione di origine alluvionale. La consistenza è molto tenera e sono privi di odore o sapore estraneo. Il prodotto è reperibile nel periodo di raccolta da aprile a giugno.
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