Storia e curiosità
Specifici studi e ricerche dell’Università di Ferrara hanno differenziato “l’aglio di Voghiera dalle altre varietà di riferimento […]; la caratteristica chimica ha messo in evidenza la diversa composizione in aminoacidi, azoto proteico totale, composti solforati, glucidi e frazione minerale […]. Ciò consente di supporre che queste differenze siano da attribuire sia alla biodiversità, sia alle caratteristiche pedologiche del terreno […]”. Le proprietà terapeutiche del bulbo sono da attribuire al principio attivo responsabile del forte odore: l’Allicina che nasce da una reazione chimica che avviene nel momento in cui si taglia o si schiaccia uno spicchio. L’enzima allinasi e l’alliina sono contenute infatti in sezioni diverse del bulbillo che durante il taglio vengono in contatto formando il potente battericida che è l’allicina
Caratteristiche
È una coltura da rinnovo. La rotazione è di almeno quattro anni con colture cerealicole o proteologinose. La semina avviene in autunno e l’estirpazione va dal 10 giugno al 31 luglio in funzione della destinazione sul mercato come aglio di Voghiera verde-fresco (immesso al consumo dal giorno dell’estirpazione al quinto giorno), semisecco (immesso tra il sesto ed il decimo giorno dell’estirpazione) o secco (immesso dall’undicesimo giorno dopo l’estirpazione). È una pianta con bulbi di colore bianco luminoso ed uniforme; la forma del bulbo è rotondeggiante.
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