Storia e curiosità
La diffusione dell’olivo nell’area iniziò nel VI secolo a. C. grazie agli scambi degli Etruschi con i Fenice ed i Greci. Noccioli di olive sono stati ritrovati in alcuni reperti archeologici dell’Etruria meridionale. In origine, il territorio della Tuscia, che corrisponde oggi alla provincia di Viterbo, era compreso nell’Etruria. Gli abitanti della Tuscia erano dediti alla coltivazione dell’olivo e alla produzione dell’olio, come testimoniano dipinti rinvenuti delle tombe etrusche. Successivamente anche i Romani si dedicarono a tale coltura. In alcuni centri locali per secoli furono prodotti contenitori di ceramica per il trasporto e lo stoccaccio dell’olio.
Caratteristiche
È prodotto con le varietà di olive Frantoio, Caninese e Leccino, presenti per almeno il 90%, da sole o congiuntamente, nei singoli oliveti. È ammessa la presenza negli oliveti, in percentuale massima del 10 %, di altre varietà. Il colore è verde intenso con delicate nuances giallo dorate; l’odore è fruttato di media intensità, deciso e vegetale, caratterizzato da note di erbe di campo, cicoria e frutta secca. Il sapore è fruttato di media intensità, peculiare e complesso, dotato di toni verdi di carciofo, cardo selvatico e chiusura balsamica di rosmarino e menta.
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