Storia e curiosità
È al VII secolo a. C. che risale la coltivazione dell’olivo in Toscana. Inizialmente, l’olio di oliva, veniva usato dai Greci come prezioso cosmetico. Soltanto durante l’epoca prima etrusca e poi romana, si iniziò ad usarlo come alimento. Per le popolazioni che vivono sul territorio toscano, nel quale l’olio trova le condizioni ottimali per crescere, l’olio è un elemento importante per tradizione e cultura.
Caratteristiche
L’indicazione geografica protetta “Toscano” è accompagnata dalle menzioni geografiche: “Seggiano,” “Colline Lucchesi”, “Colline della Lunigiana”, “ Colline di Arezzo, “Colline Senesi”, “Colline di Firenze”, “Montalbano”, “Monti Pisani”. L’indicazione geografica protetta “Toscano”, senza alcuna menzione geografica aggiuntiva, deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olive presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti: Americano, Arancino, Ciliegino, Frantoio, Grappolo, Gremignolo, Grossolana, Larcianese, Lazzero, Leccino, Leccio del Corno, Leccione, Madonna dell’Impruneta, Marzio, Maurino, Melaiolo, Mignolo, Moraiolo, Morchiaio, Olivastra Seggianese, Pendolino, Pesciatino, Piangente, Punteruolo, Razzaio, Rossellino, Rossello, San Francesco, Santa Caterina, Scarlinese, Tondello e loro sinonimi. Possono inoltre concorrere altre varietà fino ad un massimo del 5%. L’olio extravergine di oliva Toscano presenta un’acidità massima dello 0,6%, un colore che va dal verde al giallo oro con variazione cromatica nel tempo e un odore di fruttato accompagnato da aroma di mandorla, carciofo, frutta matura, verde di foglia. Il sapore è di fruttato marcato.
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