Storia e curiosità
Furono i Monaci Benedettini nel medioevo a migliorare attraverso selezioni accurate la pianta dell’ulivo, creando la varietà Taggiasca, e ad insegnare la tecnica del “terrazzamento” delle montagne con muri a secco (Maxéi), per creare le “fasce” e strappare la terra coltivabile ad un territorio che solo la lungimiranza e la forza d’animo dell’agricoltore ligure ha saputo rendere produttivo. Gran parte dei meriti qualitativi dell’Olio Extra Vergine di Oliva D.O.P. Riviera Ligure sono da attribuirsi alla varietà delle piante (Taggiasca, Lavagnina, Pignola e le altre popolazioni locali riconducibili alla varietà Frantoio) che in secoli di adattamento al territorio e al clima ligure, forniscono un prodotto a bassa acidità con fruttato tenue e una sensazione di dolce che esalta le caratteristiche dei cibi senza intervenire in modo troppo deciso.
Caratteristiche
La denominazione di origine controllata “Riviera Ligure” è accompagnata dalle menzioni geografiche aggiuntive “Riviera dei Fiori”, “Riviera del Ponente Savonese”, “Riviera di Levante”. La denominazione di origine controllata “Riviera Ligure”, accompagnata dalla menzione geografica”Riviera dei Fiori”, e’ riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalla varietà’ di olivo Taggiasca presente negli oliveti per almeno il 90%. Possono, altresì’, concorrere altre varietà’ presenti negli oliveti in misura non superiore al 10%.
La denominazione di origine controllata “Riviera Ligure”, accompagnata dalla menzione geografica aggiuntiva “Riviera del Ponente Savonese”, e riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalla varietà di olivo Taggiasca presente negli oliveti per almeno il 50%. Possono altresì concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 50%. La denominazione di origine controllata “Riviera Ligure”, accompagnata dalla menzione geografica aggiuntiva “Riviera di Levante”, e’ riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle seguenti varietà di olivo presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti: Lavagnina, Razzola, Pignola e la popolazione locale riconducibile alla varietà Frantoio per almeno il 55%. Possono altresì concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 45%. All’atto dell’immissione al consumo l’olio extravergine di oliva a denominazione di origine controllata “Riviera Ligure”, accompagnata dalla menzione geografica “Riviera dei Fiori”, ha un colore che va da giallo a giallo – verde; l’odore è fruttato di lieve o media intensità; il sapore è fruttato con sensazione decisa di dolce ed eventualmente una leggera sensazione di piccante e/o sensazione appena percettibile di amaro. L’olio extravergine di oliva a denominazione di origine controllata “Riviera Ligure”, accompagnata dalla menzione geografica “Riviera del Ponente Savonese” ha un colore che va dak giallo a verde – giallo; l’odore è fruttato di lieve o media intensità; il sapore è fruttato con sensazione decisa di dolce ed eventualmente una leggera sensazione di piccante e/o sensazione appena percettibile di amaro. L’olio extravergine di oliva a denominazione di origine controllata “Riviera Ligure”, accompagnata dalla menzione geografica “Riviera di Levante” ha un colore che va dal giallo a verde-giallo; l’odore è fruttato di lieve o media intensità; il sapore fruttato con sensazione apprezzabile di dolce ed eventuale sensazione di piccante e/o di amaro.
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