Storia e curiosità
Prodotto nel periodo estivo, nacque per rispondere all’esigenza dei casari di recuperare i pecorini che presentavano dei difetti. I pecorini mal riusciti venivano filati ad alta temperatura, per realizzare un formaggio a forma ovoidale da consumare fresco, entro due o tre giorni. La Valle del Belice ha una
lunghissima tradizione nella pratica dell’allevamento ovino, soprattutto finalizzato alla produzione di formaggi. Questa tradizione, nelle metodologie e nelle tempistiche, è rimasta pressoché invariata: le pecore sono ancora allevate al pascolo e riparate in ovili che garantiscano il totale benessere degli animali e di conseguenza la migliore qualità del latte.
Caratteristiche
È un formaggio di pecora a pasta filata che va consumato fresco. Ha una tipica forma di una focaccia con facce lievemente convesse; il diametro del piatto deve essere compreso tra 15 e 17 cm e l’altezza dello scalzo tra 3 e 4 cm; il peso è compreso tra 500 e 700 gr. La superficie priva di crosta, è di colore bianco avorio, liscia compatta senza vaiolature e piegature; è ammessa la presenza di una patina di colore paglierino chiaro; la pasta è di colore bianco omogeneo, liscia, non granulosa, con eventuali accenni di striature dovute alla filatura artigianale; l’occhiatura deve essere assente o molto scarsa, così come la trasudazione. L’aroma è quello caratteristico del latte fresco di pecora, il sapore è dolce, fresco e gradevole con venature lievemente acidule.
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