Storia e curiosità
Il Murazzano ha origini antichissime, ed era conosciuto con il nome di “Tüma” o “Robiola”. Le leggende popolari raccontano che il nome del formaggio deriva da Giuanin di Murazzano che secondo i racconti fu lasciato dalla madre a guardia di alcune robiole ed un corvo gli rubò una robiola; Giuanin allora lo inseguì fino a Ceva, ove Satana in persona tentò di trascinarlo all’inferno, ma il giovane riuscì a salvarsi ed a recuperare la forma di formaggio alla quale però
mancava una bella fetta.
Caratteristiche
Formaggio grasso, a pasta fresca, prodotto con latte ovino di razza delle langhe, in purezza o con latte misto ovino in misura minima del 60% con eventuali aggiunte di latte vaccino in misura massima del 40%. Si produce per l’intero arco dell’anno. Durante il periodo di stagionatura il formaggio deve essere giornalmente lavato rapidamente con acqua tiepida. La salatura deve essere effettuata a secco.
Il periodo minimo di stagionatura, maturazione o affinamento è di 4 giorni, talvolta il prodotto viene conservato, anche per periodi molto prolungati, nelle tradizionali “burnie” (vasi di vetro con chiusura ermetica”). Ha una forma cilindrica con facce piane, leggermente orlate; il diametro è di 10-15 centimetri e lo scalzo di 3-4 centimetri. Il peso va dai 250 ai 440 grammi. La pasta è morbida, leggermente consistente, a volte con alcune occhiature, finemente granulosa; non vengono usati né pigmenti coloranti né aromi particolari. La confezione esterna ha una forma priva di crosta, a volte di colore bianco latte per le forme fresche, a volte con una leggera patina di colore paglierino chiaro che tende ad imbrunire per le forme più stagionate. Il sapore è fine, delicatamente profumato e con gradevole sapore che ricorda il latte ovino.
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