Storia e curiosità
Gli elementi che comprovano l’origine e la specificità del “Pane di Matera” sono dati da riferimenti storici che attestano una lunga tradizione, risalente al Regno di Napoli e oltre, come da autorevoli fonti storiche. Nella zona di produzione esistono numerose testimonianze artistiche e letterarie (fatte soprattutto di leggende e racconti popolari), che attestano l’importanza e il culto del pane nella vita e nell’economia del territorio di riferimento.
L’elevato pregio qualitativo del “Pane di Matera” è riconducibile alla
specificità della “collina materana” che, grazie alle sue caratteristiche pedologiche (terreni argillosi) e climatiche (piovosità media di 350 mm annui), è particolarmente vocata per la produzione delle vecchie varietà di frumento duro, che assicurano un’ottima attitudine alla panificazione delle semole.
Caratteristiche
L’Indicazione Geografica Protetta “Pane di Matera” è propria del pane ottenuto mediante un antico sistema di lavorazione, tipicamente utilizzato dai panificatori del Materano. Tale sistema prevede l’utilizzo esclusivo di semola di grano duro (triticum durum). Almeno il 20% delle semole da utilizzare per la produzione del “Pane di Matera” deve provenire da ecotipi locali e vecchie varietà quali Cappelli, Duro Lucano, Capeiti, Appulo coltivate nel territorio della provincia di Matera. Il prodotto si caratterizza per il colore giallo e la porosità tipica e molto difforme, con pori all’interno del pane di da 2 a 60 mm e un odore e un sapore molto caratteristici.
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