Storia e curiosità
Un prodotto che ha tradizioni lontane; già dal XV secolo si lega con la presenza nella zona di comunità ebraiche diffuse in Lomellina che, ai tempi di Ludovico il Moro, commissionarono ai salumieri salami e ciccioli d’oca, in quanto la cucina kasher non ammette il consumo della carne di maiale. È dall’inizio del‘900 che, da specialità locale, l’insaccato viene conosciuto da un pubblico più vasto, per passare poi ad avere sempre maggiore notorietà.
Caratteristiche
L’Indicazione Geografica Protetta “Salame d’oca di Mortara” è riservata al prodotto di salumeria cotto la cui materia prima è costituita da carne di oche nate e allevate e macellate nell’ambito dei territori delle seguenti regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. Il Salame d’oca di Mortara IGP all’atto della immissione al consumo ha un impasto consistente ed omogeneo e non deve sbriciolarsi. La fetta si presenta compatta ed omogenea; la pelle dell’oca, quale involucro, deve rimanere al taglio ben aderente all’impasto ottenuto; il colore della fetta è rosso scuro corrispondente alla carne d’oca, rosso tenue corrispondente alla carne di suino, bianco corrispondente al grasso di suino. Il profumo è fine e delicato, caratterizzato dalla presenza di spezie; il sapore è dolce e delicato tipico della carne d’oca.
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