Storia e curiosità
Testimonianze scritte sulla coltivazione del “Marrone di San Zeno” risalgono al XIII, XIV, XVü e XIX secolo; esse individuano le zone tipiche di produzione, anche attraverso gli estimi catastali, e descrivono il prosperoso sviluppo dei castagni, i metodi di raccolta e commercializzazione dei marroni sui mercati settimanali, la cui tradizione ha ripreso nel secondo dopoguerra.
Caratteristiche
La DOP è attribuita ai frutti prodotti da castagni corrispondenti ad una serie di ecotipi, appartenenti alla specie Cast anea Sativa Mill, selezionatisi sotto l’influenza dell’ambiente benacense e riconducibili essenzialmente alla varietà locale Marrone, che è stata propagata nel tempo per via agamica. I frutti hanno una forma elissoidale con apice poco rilevato, facce laterali in prevalenza convesse, ma caratterizzate da diverso grado di convessità, cicatrice ilare simile ad un cerchio schiacciato tendente al rettangolo che non deborda sulle facce laterali, di colore più chiaro del pericarpo. Il pericarpo è sottile, lucido, di colore marrone chiaro con striature più scure, evidenziate in senso mediano. Il seme è di colore tendente al giallo paglierino, lievemente corrugato, pastoso e di gusto dolce.
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