Storia e curiosità
Le prime notizie certe su questo formaggio sono contenute in una nota della “Summa lacticiniorum” di Pantaleone da Confienza, scritta il 9 luglio 1447 e dedicata ai formaggi della Valle d’Aosta. Fin dall’antichità, tra le popolazioni locali, questo formaggio ha rappresentato una buona alternativa della Fontina: il latte eccedente la produzione della Fontina veniva utilizzato per la produzione del Fromadzo, che aveva anche il vantaggio, tipico dei formaggi a basso contenuto di grasso, di conservarsi per maggior tempo e costituire una buona fonte di proteine in quei periodi dell’anno in cui le risorse alimentari scarseggiavano.
Caratteristiche
Il formaggio “Valle d’Aosta Fromadzo” o “Vallée d’Aoste Fromadzo” è prodotto con latte di vacca proveniente da almeno due mungiture, eventualmente addizionato con percentuali minime di latte caprino.
Ha una forma cilindrica con facce piane o quasi piane con scalzo diritto o leggermente arrotondato; il peso varia da 1 a 7 kg in relazione alle dimensioni della forma. La crosta, sufficientemente consistente, è di colore paglierino tendente con il protrarsi della stagionatura al grigio con eventuali sfumature rossicce; La pasta ha una struttura compatta con occhiatura sparsa di piccole e medie dimensioni; al taglio il colore si presenta bianco nel formaggio fresco, paglierino più o meno intenso in quello a prolungata stagionatura. Il sapore è fragrante, semi-dolce, se fresco; più pronunciato, leggermente salato, talvolta con una punta di piccante, se stagionato. Presenta un profumo gradevole di latte, con l’aroma particolare di erbe di montagna specie se prodotto nel periodo estivo.
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